1° gennaio 2016, VINCI L’INDIFFERENZA E CONQUISTA LA PACE
DIOCESI DI CONCORDIA-PORDENONE
1° gennaio 2016
49a Giornata Mondiale per la Pace
VINCI L’INDIFFERENZA E CONQUISTA LA PACE
AVIANO – 1° gennaio 2016
La pace va conquistata: non è un bene che si ottiene senza sforzi, senza conversione, senza creatività e confronto. Si tratta di sensibilizzare e formare al senso di responsabilità riguardo a gravissime questioni che affliggono la famiglia umana.
Tale opera di sensibilizzazione e formazione guarderà anche alle opportunità
e possibilità per combattere questi mali: la maturazione di una cultura della legalità e l’educazione al dialogo e alla cooperazione.
Organizzazione a cura della Commissione diocesana per la Pastorale Sociale, del Lavoro, Pace, Giustizia e Salvaguardia del Creato in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana, l’AGESCI delle zone Pordenone e Tagliamento, le ACLI provinciali e Pax Christi Punto Pace PN.
creato con http://inkscape.org/
Pontificia Commissione Giustizia e Pace
«Vinci l’indifferenza e conquista la pace». Questo è il titolo del messaggio per la quarantanovesima giornata mondiale della pace, la terza del pontificato di Francesco.
L’indifferenza nei confronti delle piaghe del nostro tempo è una delle cause principali della mancanza di pace nel mondo. L’indifferenza oggi è spesso legata a diverse forme di individualismo che producono isolamento, ignoranza, egoismo e, dunque, disimpegno. L’aumento delle informazioni non significa di per sé aumento di attenzione ai problemi, se non è accompagnato da una apertura delle coscienze in senso solidale; e a tal fine è indispensabile il contributo che possono dare, oltre alle famiglie, gli insegnanti, tutti i formatori, gli operatori culturali e dei media, gli intellettuali e gli artisti. L’indifferenza si può vincere solo affrontando insieme questa sfida.
La pace va conquistata: non è un bene che si ottiene senza sforzi, senza conversione, senza creatività e confronto. Si tratta di sensibilizzare e formare al senso di responsabilità riguardo a gravissime questioni che affliggono la famiglia umana, quali il fondamentalismo e i suoi massacri, le persecuzioni a causa della fede e dell’etnia, le violazioni della libertà e dei diritti dei popoli, lo sfruttamento e la schiavizzazione delle persone, la corruzione e il crimine organizzato, le guerre e il dramma dei rifugiati e dei migranti forzati. Tale opera di sensibilizzazione e formazione guarderà, nello stesso tempo, anche alle opportunità e possibilità per combattere questi mali: la maturazione di una cultura della legalità e l’educazione al dialogo e alla cooperazione sono, in questo contesto, forme fondamentali di reazione costruttiva.
L’Osservatore Romano, 11 agosto 2015
Il simbolo quest’anno sarà la campanella: la campanella che si suona quando si taglia un traguardo nei giochi…
La campana che rintocca e richiama all’attenzione, la campanella della scuola che avverte del tempo e del cambio di orario, che invita a stare attenti.
La campana che c’è in cima alle vette, e che suoni per dire a tutti che ce l’hai fatta…